3Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo.
14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
In tutte le religioni il motivo di fondo è quello di un Dio intento a chiedere agli uomini onori, sacrifici, sottomissione e ubbidienza. In altre parole un sovrano che siede in alto e, al pari dei re della terra, ama farsi omaggiare e servire. Non così il Padre rivelatosi nel Figlio Gesù. Il Dio di Gesù Cristo si riconosce dal suo essere un Dio per noi, per noi uomini per i quali da la vita. È un Dio tanto innamorato di noi da perdere letteralmente la testa e che desidera che nessuno vada perduto ma abbia una vita piena e senza fine. Con a fianco un Dio così di che cosa avere timore?