11 mag 2022
Io sono venuto nel mondo come luce Gv 12,44-50
Scritto da Piergiorgio |
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44Gesù allora esclamò: "Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; 45chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 46Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. 

47Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. 48Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell'ultimo giorno. 49Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. 50E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me".

 

Gesù, per quanti credono in lui, gli danno adesione, è luce che illumina il senso del vivere. Non si propone come un leader di questo mondo facendo leva sul bisogno di tante persone di essere capeggiate e al quale giurare obbedienza. Lui si propone attraverso la vita e la parola; parola di verità che va a incrociare il sentire più autentico e più profondamente umano di ciascuno di noi. La nostra risposta, che si manifesta nel credere in lui, nel dare adesione alla sua persona e alla sua parola, è pertanto una scelta di libertà e mai una costrizione. Certo, si può scegliere anche di rifiutarlo e non accogliere le sue parole, ma questo non implica una condanna da parte sua. La condanna viene da sè come conseguenza del rifiuto di vivere in modo pienamente umano. Ogni qualvolta noi ci comportiamo e agiamo in modo sconsiderato, inseguendo i moti egoistici del nostri spirito non 

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