20 apr 2020
NASCERE DALL'ALTO
Scritto da Piergiorgio |
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Nascere dall'alto (Gv 3,1-8)

31 Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. 2 Costui andò da Gesù, di notte, e gli disse: "Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui". 3 Gli rispose Gesù: "In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio".

4 Gli disse Nicodèmo: "Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?". 5 Rispose Gesù: "In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. 7 Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito".

Nicodemo un po’ ci assomiglia, o se volte siamo noi a somigliare a lui, poco importa. Anche noi talvolta cerchiamo Gesù di notte, nascostamente dagli altri quasi ci vergognassimo, oppure per timore di essere giudicati dagli altri. Finché lo cerchiamo nascostamente il Signore, per timore di essere riconosciuti come suoi discepoli, qualche cosa si frappone tra noi e la conoscenza di lui. Non ci basta sapere tanto o poco della scrittura per conoscerlo e neppure essere frequentatori assidui di riti e funzioni religiose. Perfino una conoscenza academica della Parola può impedirci di comprendere chi sia davvero il Signore. Ci è chiesta una conoscenza del cuore, non nel senso  sdolcinato del termine, ma vitale. Impariamo a conoscerlo lasciandoci guidare con umiltà e purezza di cuore dal suo Spirito, dalle mozioni che lo spirito suscita in noi spingendoci ad agire conformemente a quanto lui stesso ci ha proposto, ispirandoci, nel nostro agire, al vangelo, a quanto la vita e la parola del Maestro ci indicano. Rinascere dall’alto credo significhi questo: lasciarci amare dal Padre senza opporre resistenza e poi permettere a quell’amore che riceviamo da lui di traboccare sui fratelli. È questo atteggiamento di profonda apertura nei confronti dell’amore di Dio, per poi profonderlo sui fratelli che ci apre l’ingresso nel regno di Dio.

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