Ultima modifica Domenica 24 Aprile 2011 08:08
08 gen 2011
QUALCOSA DI PERSONALE
Scritto da Piergiorgio |
Letto 3671 volte | Pubblicato in Il mio blog
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Oggi per me è un giorno speciale; doppiamente, infatti, compio gli anni e ne compio sessanta. Un bel traguardo, tanto più se penso a quanti, anche miei coetanei si sono fermati prima. O meglio, sono andati avanti, là dove un giorno spero anch’io di giungere, magari trafelato: dentro la vita piena, quella che non avrà più fine. È una speranza, e il fato che sia credente, non mi fa sentire diverso da tutti gli altri.

Da quanti non possono, non sanno o non vogliono credere. Le fatiche, le gioie, i dubbi, gli scoraggiamenti, le speranze e anche le lotte, sono le stesse. Qualcuno afferma che noi credenti avremmo una marcia in più. Può anche essere. Io non ne sono sempre del tutto certo. Però è vero che sento la vita come un dono; un dono che ho ricevuto e del quale mi sento responsabile. Non solo per la mia, ma anche per quella di tutte le altre persone; specie le meno fortunate, quelle bandite, emarginate, private del loro diritto di esistere, possibilmente in modo felice.

Questo mi viene dalla mia educazione. Quella ricevuta innanzitutto in famiglia e poi anche da quanti mi sono stati per così dire maestri, che però io preferisco definire testimoni. Sì, perché, sappiamo bene tutti quanti, che le parole sono ben poca cosa, anzi, talvolta diventano perfino, oltre che inutili chiacchiericci, anche strumenti spuntati senza alcuna incidenza reale, se non sono accompagnate da un vivere che sappia farsi testimonianza di valori. Ed io ho avuto la grande fortuna di incontrare lungo i miei giorni tante persone che, nella loro semplicità, erano vere. Soprattutto, ho avuto la grazia di potermi mettere al servizio di persone più svantaggiate di me; con loro camminare, aiutandoci a crescere in umanità.

I poveri mi hanno insegnato molto. Da loro ho appreso cosa sia importante nella vita, a fare ordine nella mia, stabilendo le vere priorità dell’esistenza, che non consistono nell’emergere, facendosi strada a gomitate; piuttosto imparare a farsi ogni giorno dono per l’altro; chiunque sia. Questo è qualcosa che ci arricchisce profondamente, di una ricchezza che fa star bene con noi stessi e con il mondo intero. Insomma è vita; vita vera, vita che anche quando la morte verrà a chiuderci gli occhi, non cesserà col nostro ultimo respiro. Ma fiorirà in pienezza, come un fiore a primavera; come il grano dentro la spiga al momento del raccolto, E allora compiere gli anni è, in questo senso, aggiungere vita a vita, anche se il corpo invecchierà, con la bellezza delle rughe, che sarebbe sciocco voler nascondere con qualche crema di bellezza (?), o peggio togliere del tutto, facendo un lifting.

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