12 dic 2011
SIAMO TUTTI RESPONSABILI
Scritto da Piergiorgio |
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Cosa ci sta accadendo? Il raid contro il campo rom, a Torino, la violenza scatenatasi nei confronti di persone troppe volte identificate come capi espiatori, suscita in me uno sdegno profondo. Voglio immaginare e sperare che sia lo sdegno di molti; dei più. Tuttavia non riesce a rasserenarmi l’animo, il pensiero che autori del vile gesto siano una minoranza di persone. Credo sia il frutto anche di tanto odio, disprezzo, sentimenti razzistici e xenofobi, seminati a piene mani in questi anni e non sufficientemente contrastati.
Quanto accaduto, per giunta, è accaduto sulla base di informazioni false, ben presto smascherate. E che sia bastata la bugia di una ragazzina per scatenare l’inferno, la dice molto lunga su quanto il corpo sociale sia profondamente ammalato. Quanto gli stereotipi siano diffusi in tante persone e come basti davvero poco per passare dalle chiacchiere da bar, ai fatti; quelli gravi e vergognosi, senza giustificazione di sorta, come quelli accaduti. Questa voglia di farsi giustizia da sé, mettendo al bando ogni barlume di razionalità, ogni qualvolta accade, o si presume sia accaduto, qualche cosa di grave, di ingiustificabile, fa paura. Ridurre tutto a responsabilità di pochi scalmanati, significherebbe sottovalutare una cultura di morte che temo sia più diffusa di quanto amiamo pensare, nel nostro Paese. È necessario reagire isolando i violenti. Ma è soprattutto urgente lavorare sulla prevenzione, contrastando, politiche e sostenitori di politiche di criminalizzazione e di emarginazione di tutti i “diversi”. Le condanne, benché doverose, da parte di istituzioni e uomini politici, non mi commuovono più di tanto, perché hanno troppe volte il sapore amaro della ritualità dovuta in tali circostanze. La vera e buona politica è quella che sa farsi carico di problemi che ormai da noi sono endemici e sa proporre soluzioni nel segno dell’inclusione, del riconoscimento della dignità umana di cui sono portatrici tutte le persone. I Rom, in questo senso sono in cima alla lista di quanti attendono il giusto e doveroso riconoscimento, che non può tramutarsi nell’ennesima distratta dichiarazione di solidarietà che sa tanto di beffa. Ciascuno si assume la sua parte di responsabilità, perché fatti analoghi non debbono più accadere.
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