Immagino di non esser l’unica persona, alla quale arriva, tramite posta, pubblicità di vari natura; tante volte sotto forma di catalogo. Qualche volta, per curiosità, mi capita di sfogliarne qualcuno di quei cataloghi e, confesso, che talvolta riportano dei marchingegni quantomeno originali, altre volte stravaganti; talvolta semplicemente stupidi, come quello che ha attratto la mia attenzione in questi ultimi giorni.
L’oggetto riportato in catalogo, somiglia a un medaglione, per forma. Si tratta, come specifica la descrizione, del “Santo Rosario Digitale”. Sì, avete inteso bene. In pratica è una sorta di mini registratore tascabile, che azionato come da istruzioni, “recita” la prima parte dell’Ave Maria. Un regalo, riporta la descrizione, “ che diventerà presto compagno inseparabile nei vostri momenti di raccoglimento”. Si specifica ulteriormente, che si tratta di “un regalo ideale per tutti i vostri cari”. Anni addietro avevo un merlo indiano, detto anche Gracula religiosa. Ricordo di aver letto da qualche parte che i merli indiani sono chiamati anche Gracula religiosa, perché in India, paese di provenienza, vengono addestrati a recitare dei mantra, dal momento che hanno una grande capacità di imitare la voce umana. Evidentemente, l’inventore dell’aggeggio in questione è del parere che pregare, sia pure con il rosario, corrisponda, e forse per certuni lo è davvero, a una sorta di ripetizione scaramantica di formule magiche per ingraziarsi Dio. Mi pare che quanti hanno della preghiera, del pregare, una simile concezione, somiglino a quel tale che per ingraziarsi la morosa, non trovava di meglio che ripeterle i pensierini d’amore che trovava nei baci perugina. L’unico risultato che conseguì, fu di farsi venire a nausea il cioccolato. Intanto nessuno piange per quanto sta succedendo in Siria. Si dirà che mancano notizie, che quelle che riceviamo non sono del tutto verificabili, ed è certamente in parte vero. Sappiamo però che è in atto una terribile repressione, con morti ammazzati, feriti e incarcerati. Che le manifestazioni si susseguono senza sosta e che il regime che governa è peggiore anche di quello di Gheddafi. Penso sia abbastanza per indignarsi, per alzare alta la nostra voce, per protestare, per chiedere sanzioni vere contro i responsabili di tanta repressione, per non lasciare da soli quanti chiedono libertà giustizia e di poter contare. E questo forse è anche pregare…