Ultima modifica Domenica 24 Aprile 2011 08:07
28 ott 2010
LE FORMICHE DEL QUOTIDIANO
Scritto da Piergiorgio |
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Lo spunto per questa breve riflessione, me lo offre un servizio mandato in onda ieri alla TV. Mostrava le reazioni contrariate e talvolta scomposte da parte di personalità note del mondo dello spettacolo, perché si fingeva di non conoscerle. Evidentemente il successo purchessia, per talune persone, rappresenta una sorta di droga di cui non possono fare a meno; così come l’ apparire, l’essere riverite e osannate. Oppure salire i gradini della scala gerarchica in un qualsiasi contesto: contare più degli altri. Avere potere. Pare che una delle ragioni sostanziali per le quali, nonostante tutto, (e qui ciascuno ci metta tutte le possibili varianti dello scontento assai diffuso in ogni strato della popolazione italiana) l’attuale governo, e quindi maggioranza che lo sostiene, continua a galleggiare, risieda nel fatto che una gran parte degli attuali parlamentari abbia come unica ragione per non andare a nuove elezioni, il timore concreto di non essere rieletti e, peggio ancora, il fatto che se la legislatura si dovesse interrompere, non potrebbero, con l’attuale normativa, beneficiare delle relative indennità dovute agli ex parlamentari. Infatti è richiesto l’aver maturato almeno un’intera legislatura. Quindi sono mossi da nobilissimi ideali!. Di fronte a tanto sfacelo, mi consolo guardando con immensa simpatia a tutte quelle persone che anche oggi, anche in questa situazione, continuano a tirare la carretta, senza sentirsi degli eroi; a fare il loro dovere di padri, di madri, di impiegati, operai, medici, magistrati, insegnanti, pensionati. Insomma di gente comune, che non abdica agli ideali di onestà, di solidarietà, di operosità quotidiana, per la semplice ragione che credono in quello che fanno e in quello che sono. Non sono mossi dalla avidità nel loro agire, o dal desiderio di sopraffare gli altri. Si sentono persone del tutto normali e invece sono degli autentici eroi che, come afferma lo scrittore Paulo Coelho, si limitano a fare ciò che ritengono necessario, affrontandone le conseguenze. Sono migliaia, centinai di migliaia. Di ogni strato sociale, di ogni colore, credo religioso e politico. Sono coloro che permettono a questo nostro scassato Paese, di non sprofondare. Che lo sappiano o meno, dimostrano di amare davvero i loro consimili. Allora desidero ringraziare tutte e ciascuna di queste innumerevoli formiche. Sono loro che aiutano a non perdere la speranza in un domani migliore. Tutti gli altri possono andare a morire ammazzati, come si dice a Roma.

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